Morti "bianche". Morire a 19 anni schiacciati dal cemento. Operaio ragazzo morto a Monfalcone

di redazione 10/05/2018 ECONOMIA E WELFARE
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Un operaio di 19 anni ha perso la vita, mentre lavorava con il padre, in un incidente sul lavoro alla Fincantieri di Monfalcone (Gorizia). Secondo una prima ricostruzione, il giovane stava lavorando in un cantiere quando è stato investito da un carico in manovra, restando schiacciato da un masso del peso di circa 700 chilogrammi. Rianimato sul posto dopo lunghe manovre da parte degli operatori del 118, è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Cattinara di Trieste. Ma le sue condizioni erano apparse subito disperate.

E qui è purtroppo morto. Il giovane lavorava per una ditta esterna alla Fincantieri, di proprietà del padre. Che era vicino al figlio al momento della sciagura e che subito dopo ha avuto un malore. La ditta da tempo lavorava per il gruppo triestino. L’incidente di oggi segue a un analogo infortunio mortale avvenuto martedì in Friuli Venezia Giulia, a Fagagna (Udine). Al cantiere Fincantieri di Monfalcone in 10 anni sono morti cinque lavoratori, affermano i sindacati. Mentre nel solo 2018, sempre nel Friuli Venezia Giulia , le morti bianche sono otto, con quella di mercoledì.

 "L’avevamo detto ieri, non possiamo che ripeterlo oggi, dopo questa ennesima tragedia sul lavoro, il secondo in due giorni e l’ottavo dall’inizio dell’anno: la recrudescenza degli infortuni, e in particolare di quelli mortali, è il durissimo prezzo che stiamo pagando a un mercato del lavoro dove la precarietà la fa da padrona e la catena produttiva si frantuma in una giungla sempre più fitta di appalti e subappalti, dove è più difficile vigilare sul rispetto delle regole e diffondere una cultura della formazione e della prevenzione». È quanto dichiarano in una nota unitaria Orietta Olivo, Roberto Muradore e Mauro Franzolini, delle segreterie regionali di Cgil-Cisl-Uil, dopo l’infortunio mortale. Mentre i sindacati metalmeccanici, per bocca del segretario provinciale della Fiom-Cgil Gorizia Livio Menon, confermano lo sciopero immediato proclamato per la giornata di oggi (mercoledì) nel cantiere e annunciano per domani mattina un’assemblea agli ingressi, «con l’obiettivo di aprire con il gruppo una vertenza sulla gestione della sicurezza sia per i dipendenti diretti che nell’ambito degli appalti», le segreterie confederali insistono sulla necessità di azioni concrete concertate da forze imprenditoriali, sindacati e istituzioni, «perché limitarsi a parlare di sicurezza e prevenzione non basta".

Così come non basta, aggiungono Olivo, Muradore e Franzolini, «appellarsi a un formale rispetto delle regole, non accompagnato da adeguate strategie di formazione, prevenzione e sul fronte dell’organizzazione del lavoro, per far fronte agli effetti di una politica di esternalizzazioni sempre più spinta». Oltre a insistere su formazione e cultura della prevenzione, anche alla luce della giovane età delle due vittime degli infortuni di Fagagna e Monfalcone, i sindacati sottolineano anche agli effetti della legge Fornero, che con il progressivo allungamento dell’età lavorativa vede un forte aumento del rischio infortuni, confermato dai dati e denunciato dall’Anmil, anche nelle fasce di età più alte. Ma l’emergenza numero uno, insistono Cgil, Cisl e Uil, resta quella legata alla precarietà dei contratti e alla frantumazione del ciclo produttivo: «Precarietà, lavoro a termine e subappalti – concludono Olivo, Muradore e Franzolini – sono tutte situazioni in cui la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che è un esclusivo obbligo dei datori di lavoro, assume un significato meno perentorio. Per avere maggior sicurezza, quindi, servono una maggiore stabilità dei rapporti di lavoro, un maggiore controllo dell’organizzazione del lavoro lungo tutta la filiera produttiva e un investimento, in termini di organici, per potenziare l’azione ispettiva e di controllo da parte delle aziende sanitarie».

In una nota la società Fincantieri esprime «profondo cordoglio al dolore della famiglia» del diciannovenne morto, garantendole sin d’ora il massimo sostegno. «Fincantieri - si dice ancora - sta assicurando alle autorità competenti il massimo impegno per l’accertamento delle cause che lo hanno provocato».


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